
Si svolgerà a Roma, il prossimo 22 luglio, alle ore 10.30, presso Palazzo Rospigliosi (via XXIV Maggio, n. 43) in convegno dal titolo “Restoration Law: Quali opportunità per la tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile”, organizzato da AB-Agrivenatoria Biodiversitalia e da Fondazione UNA ETS.
L’appuntamento approfondirà i contenuti della legge sul ripristino della natura. Il regolamento dell’Unione europea, incentrato sul ripristino degli ecosistemi degradati, impone agli Stati membri di attuare misure per ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marine dell’UE entro il 2030, con l’obiettivo di ripristinare tutti gli ecosistemi che necessitano di ripristino entro il 2050. La legge rappresenta un elemento chiave del Green Deal europeo e mira a invertire la perdita di biodiversità e a migliorare la salute degli ecosistemi. Secondo i dati UE, infatti, la natura europea è in allarmante declino con oltre l’80% degli habitat che versa in cattive condizioni.
Il regolamento contiene i seguenti obiettivi specifici:
- obiettivi basati sulla legislazione vigente (per zone umide, foreste, praterie, fiumi e laghi, brughiere e macchia, habitat rocciosi e dune) – migliorare e ristabilire habitat ricchi di biodiversità su larga scala e ripristinare le popolazioni di specie migliorando e ampliando i loro habitat
- insetti impollinatori – invertire il declino delle popolazioni di impollinatori entro il 2030 e raggiungere un trend crescente per le popolazioni di impollinatori, con una metodologia per il monitoraggio regolare degli impollinatori
- ecosistemi forestali – connettività forestale, abbondanza di uccelli forestali comuni e stock di carbonio organico
- ecosistemi urbani – nessuna perdita netta di spazi verdi urbani e di copertura arborea entro il 2030 e un aumento costante della loro superficie totale a partire dal 2030
- ecosistemi agricoli – aumento delle farfalle di prateria e degli uccelli delle zone agricole, dello stock di carbonio organico nei suoli minerali, delle colture e della quota di terreni agricoli con caratteristiche paesaggistiche ad alta diversità; ripristino delle torbiere drenate sotto uso agricolo
- ecosistemi marini – ripristino degli habitat marini, come praterie di fanerogame marine o fondali sedimentari, che apportano notevoli benefici, anche per la mitigazione dei cambiamenti climatici, e ripristino degli habitat di specie marine iconiche come delfini e focene, squali e uccelli marini.
- connettività fluviale – identificazione e rimozione delle barriere che impediscono la connettività delle acque superficiali, in modo che almeno 25.000 km di fiumi siano ripristinati allo stato di flusso libero entro il 2030