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Turbine eoliche, nel 2024 installati a livello globale 127 GW: Mingyang scala posizioni e registra il miglior risultato di sempre.

La partnership tra il player Renexia e il fornitore cinese pone le fondamenta per l’avvio di un sito industriale in Italia che produrrà gran parte della componentistica delle turbine, a partire da Med Wind, il più grande progetto di impianto eolico offshore del Mediterraneo che sorgerà nel Canale di Sicilia.

Nel 2024 sono state installate in tutto il mondo 127 GW di turbine eoliche. Lo rileva il rapporto annuale Supply Side Data del Global Wind Energy Council (GWEC). Si tratta di un nuovo record, nonostante le sfide macroeconomiche, l’aumento dei costi delle materie prime e dei capitali e le prolungate interruzioni della catena di approvvigionamento. L’analisi evidenza, in particolare, il crescente trend al rialzo della potenza delle turbine, con la potenza media di quelle offshore che ha raggiunto i 9.815 kW. Questa tendenza al rialzo, a livello globale, è da ricondurre principalmente al crescente numero di turbine con una potenza nominale superiore a 10 MW. 

Il record nelle installazioni “testimonia il ruolo chiave che l’energia eolica sta svolgendo nel realizzare la transizione energetica e nel proteggere i consumatori dai prezzi dell’energia sempre più elevati, causati principalmente dalla volatilità dei combustibili fossili” sottolinea GWEC.

Turbine eoliche: Mingyang registra il miglior risultato di sempre

Più nel dettaglio, i dati mettono in risalto la crescente quota di installazioni totali da parte dei produttori cinesi, trainati dalla crescita del mercato interno. Per la prima volta, proprio le aziende cinesi occupano le prime quattro posizioni. Goldwind mantiene il primo posto, avendo installato un numero record di oltre 20 GW. Envision segue al secondo posto, nonostante un calo delle installazioni in Cina. Mingyang ha guadagnato due posizioni, attestandosi al terzo posto, seguita da Windey. Vestas perde due posizioni, posizionandosi al quinto posto, con un calo del 13% delle nuove installazioni eoliche. Tuttavia, il produttore danese è rimasto il fornitore con la maggiore diversificazione geografica. Tra le varie conferme, l’attenzione è rivolta verso Mingyang che, lo scorso anno, ha registrato il miglior risultato di sempre e le proiezioni indicano un trend in sviluppo.

In totale, 29 diversi fornitori di turbine eoliche hanno installato 23.098 unità, di cui 18 nell’area Asia-Pacifico, 8 in Europa, 2 in America e 1 in Medio Oriente. Secondo le previsioni del GWEC, l’industria eolica continuerà a stabilire nuovi record annuali di installazioni anche nei prossimi anni. Tuttavia, “industria e governi devono collaborare per rimuovere le barriere strutturali, migliorare il mercato e sviluppare meccanismi di approvvigionamento per accelerare e installare il secondo terawatt di energia eolica” si legge a commento nel rapporto. 

Le turbine eoliche a media velocità (o a propulsione ibrida) hanno continuato a guadagnare popolarità, con una quota di mercato globale di questa tecnologia in aumento dal 25% nel 2023 al 29% nel 2024. Sommando la quota di mercato degli azionamenti convenzionali ad alta velocità, con quelli a media velocità, la quota di mercato globale dei sistemi di azionamento a ingranaggi è pari al 91,3%, invariata rispetto all’anno precedente.  Continua a crescere anche il diametro dei rotori delle turbine eoliche: i rotori più grandi di 180 metri stanno diventando il prodotto più diffuso, rappresentando una quota di mercato globale del 58,6% nel 2024, rispetto al 42,9% nel 2023.

Filiera nazionale dell’eolico: l’intesa tra Mingyang e Renexia

Renexia, proprio con il fornitore cinese Mingyang in netta crescita, ha siglato l’accordo per la creazione di una newco per l’avvio di un sito industriale in Italia dedicato alla produzione di gran parte della componentistica delle turbine. Una visione che per il player prenderà avvio dalla realizzazione di Med Wind, il più importante progetto di parco eolico offshore galleggiante del Mediterraneo, che sorgerà al largo delle coste trapanesi. L’intesa punta, inoltre, a sostenere nel tempo l’ingresso nell’azionariato di nuovi soggetti italiani e favorire investimenti, anche internazionali, in grado di far maturare questo settore nel nostro Paese, e porsi quale attore di riferimento per le forniture relative all’eolico offshore nell’intero bacino del Mediterraneo e in Nord Africa.

“Con l’avvio di questa collaborazione” risconosce il player Renexia, “il nostro Paese avrà l’opportunità di creare una filiera nazionale industriale per contribuire concretamente allo sviluppo di un comparto strategico e importante come quello dell’eolico offshore galleggiante, e superare le pesanti strozzature che, al momento, caratterizzano la supply chain in Europa e Usa”. Va considerato che gran parte delle componenti per l’eolico offshore sono disponibili, con tempistiche compatibili con il programma di decarbonizzazione stabilito da UE e Italia, solo fuori dai confini europei, e in particolare in Cina, dove l’industria specializzata per questo settore sta compiendo passi da gigante.  

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