Tennis, Tiafoe ko in 4 set: Musetti vola in semifinale a Parigi
Roma, 3 giu. (askanews) – Per la prima volta in carriera Lorenzo Musetti è in semifinale al Roland Garros. Il carrarino è tra i migliori quattro del torneo grazie alla vittoria in quattro set su Frances Tiafoe: 6-2, 4-6, 7-5, 6-2 il punteggio finale in 2 ore e 48 minuti di gioco. Una partita gestita con esperienza e pazienza da Musetti, bravo a non scomporsi nei momenti di difficoltà attraversati tra il secondo e il terzo set. È stata una sfida equilibrata e combattuta, indirizzata da Lorenzo con il break nel dodicesimo game del terzo set. Poi un quarto parziale totalmente dominato da Musetti che diventa il quinto italiano nell’Era Open in semifinale al Roland Garros. Il carrarino tornerà in campo venerdì contro Alcaraz o Paul. “Sicuramente è stato decisivo il terzo set. Oggi era complicato giocare bene con il vento, non era semplice fare le scelte giuste. Nel terzo è stata una dura battaglia, era complicato ottenere il break”. Così Lorenzo Musetti dopo la storica partita con Tiafoe che gli ha dato l’accesso alle semifinali del Roland Garros. “Ero un po’ stanco – continua – restare tranquillo non era semplice. Ho trovato l’energia extra per vincere il set, poi il quarto parziale è stato il migliore per me”. E sulla sua crescita: “Fa parte del processo di crescita, dentro e fuori dal campo. Lo scorso anno sono diventato papà e questo mi ha reso più responsabile. Adesso credo di approcciare le cose in maniera più professionale, non solo durante le partite ma anche nella mia routine quotidiana. Mi godo i momenti con la mia famiglia: anche se non sono qui fisicamente, sono con me con il cuore. Questa vittoria è per loro”. E sul suo stile di gioco: “Siamo italiani, siamo eleganti (ride, ndr). A parte gli scherzi, ho uno stile che appartiene al passato. Purtroppo ormai ci sono pochi giocatori con il rovescio a una mano, è difficile rispondere su servizi sopra i 200 km/h. Quando mi hanno messo in mano una racchetta è stato sempre naturale per me giocarlo. Il mio allenatore non l’ha voluto cambiare e fa parte del mio successo”.