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Euro digitale, Giorgetti: fare di più per costi piccoli esercenti

Roma, 12 dic. (askanews) – Il governo dell’Italia appoggia il progetto sull’euro digitale ma chiede che si faccia di più per garantire costi più bassi possibili a favore di piccoli negozi ed esercenti. E’ la posizione illustrata dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti nel suo intervento oggi durante l’Ecofin su questo capitolo. “Aiuterebbe sia la diffusione dell’euro digitale, sia la continua digitalizzazione dell’economia europea. In questo senso – ha detto – confermiamo il nostro impegno a offrire un contributo un concreto anche nelle fasi successive del negoziato in sede di trilogo, con l’obiettivo di contenere i costi di accettazione dell’euro digitale e renderlo ancora più attrattivo per i piccoli esercenti”.

“Vorrei ringraziare la Presidenza danese per l’impegno profuso e gli encomiabili risultati raggiunti”, ha iniziato Giorgetti. “L’Italia ribadisce il sostegno al rafforzamento della moneta unica e il raggiungimento di un accordo in Consiglio sulla proposta di regolamento in materia di euro digitale, e, in particolare, su tutto il single currency package”.

Con questo pacchetto “verrà preservata l’accettazione del contante nei pagamenti al dettaglio, e si rafforzerà il ruolo dell’euro nell’era digitale, attraverso l’introduzione di una valuta digitale di banca centrale. In un contesto geopolitico in rapido cambiamento l’euro digitale – ha rilevato – assicurerà l’autonomia strategica nel settore dei pagamenti in Europa, ne aumenterà l’innovatività e renderà più competitivo l’euro nei confronti delle altre valute internazionali. Tra le principali priorità strategiche esaminate durante il negoziato, un modello di remunerazione equilibrato è un elemento necessario per il successo dell’euro digitale”.

“A tale proposito – ha rimarcato Giorgetti – pur riconoscendo che il compromesso raggiunto garantisce agli esercenti un livello di onerosità per l’accettazione dei pagamenti in euro digitale inferiore rispetto alle commissioni attualmente previste per i pagamenti con carta, continuiamo a credere che la proposta debba tutelare maggiormente i piccoli esercenti e limitare l’impatto che le commissioni potrebbero avere sulle transazioni di importo limitato”.

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