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Cultura, BIPM: piano condiviso per gestione siti Patrimonio Mondiale

Milano, 29 ott. (askanews) – Promuovere il confronto tra tecnici e amministratori sui temi prioritari legati al Patrimonio Mondiale partendo dalla comune responsabilità di tutela e gestione dei siti; costruire una consapevolezza di valori relativi al Patrimonio Mondiale e alle designazioni Unesco nei siti italiani attraverso la ricerca di un linguaggio comune. Sono questi alcuni degli obiettivi presentati nell’incontro “Enhancing Our Heritage Toolkit 2.0: uno strumento per la gestione dei siti Patrimonio Mondiale”, patrocinato dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, che si è svolto venerdì 24 ottobre a Roma, presso la sala del Carroccio in Campidoglio.

L’incontro, promosso dall’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale (BIPM) che oggi riunisce più di 50 Enti responsabili della gestione dei Beni italiani iscritti nella World Heritage List, è stato organizzato grazie al finanziamento della Legge 77/2006, sotto la guida del coordinatore scientifico e responsabile del sito del Centro Storico di Firenze, Carlo Francini, e con la preziosa collaborazione dei rappresentanti delle principali istituzioni che operano nel campo del Patrimonio Mondiale: ICCROM, ICOMOS, IUCN, Ufficio regionale per la scienza e la cultura dell’UNESCO in Europa, Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e il Ministero della Cultura italiano.

Nel corso del convegno, oltre a presentare i risultati emersi durante questo percorso di confronto e condivisione con i referenti del Patrimonio Mondiale, è stato dedicato un focus all’Enhancing Our Heritage Toolkit 2.0. Per Alessio Pascucci, presidente dell’associazione BIPM, “con questa quinta data del nostro progetto finanziato dalla legge 77 chiudiamo un percorso che ha visto la partecipazione di oltre 350 persone e cinque incontri fatti in online o in presenza che hanno dimostrato la grande sinergia che c’è tra la nostra associazione e la gestione dei territori. Crediamo che progetti come questi che debbano essere replicati e possano essere un punto di riferimento chiaro per tutti gli amministratori locali che si trovano nei propri territori a gestire il complesso ma straordinario patrimonio iscritto alla lista dell’Unesco”.

Per Carlo Francini, coordinatore scientifico di BIPM, “il confronto fra site manager ed esperti sul tema del patrimonio mondiale ha avuto il merito di contribuire ad accrescere lo spirito di responsabilità nella condivisione di best practice legate alla gestione ottimale siti patrimonio mondiale la cui protezione richiede un’azione collettiva. Come Associazione riteniamo che quello della condivisione di idee e progetti sia uno dei principi cardine per elaborare un piano rivolto a tutti i livelli di governo responsabili dell’attuazione della Convenzione sul Patrimonio Mondiale, comprese le autorità regionali, nazionali e locali”.

Per Enrico Vicenti, Segretario Generale Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, “la Commissione ha tenuto a concedere il patrocinio a questo progetto in considerazione dell’importanza di instaurare un dialogo tra tecnici e amministratori del Patrimonio Mondiale e delle diverse designazioni su temi fondamentali quali la governance, i sistemi di gestione, la valutazione di impatto. Intendiamo essere di supporto per sviluppare insieme futuri passi concreti come tavoli di lavoro e reti di collaborazione tra i siti del Patrimonio Mondiale”.

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