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Calcio, Spalletti: “Ho parlato con Elkann, tornare a vincere”

Roma, 13 dic. (askanews) – Luciano Spalletti guarda al futuro della Juventus con fiducia e rilancia l’ambizione bianconera alla vigilia della sfida di Bologna, snodo chiave della corsa Champions. ‘Ho sentito e visto John Elkann ieri, spesso mi manda anche i suoi pareri. Come ha detto lui oggi pensando al futuro, dobbiamo avere in testa l’idea di tornare a vincere. Finché la matematica non ci condannerà, dobbiamo provare a stare nella tavola rotonda’, spiega l’allenatore, mentre il club è al centro delle attenzioni anche per le recenti vicende societarie, con Elkann che ha respinto l’offerta di Tether per il controllo della società.

Il tecnico bianconero sottolinea il peso della vicinanza della proprietà: ‘Sono arrivato da poco, ma fa piacere sentire la forza e la passione di John Elkann e della famiglia per la Juventus. Sta a noi onorare il passato e costruire un futuro dello stesso livello o ancora migliore’. Spalletti non nasconde l’ottimismo: ‘Nessuno mi convincerà che questi ragazzi non siano bravi o che non riusciremo a superare i limiti. Ho accettato questo incarico credendo nel miglioramento: un allenatore deve essere ossessionato dall’idea di far crescere la squadra. Ho un gruppo interessato e disponibile’.

Sul campo, l’attenzione è tutta rivolta allo scontro diretto del Dall’Ara. ‘Al Bologna vanno fatti i complimenti: a chi lo allena e a chi lo ha costruito. È una squadra che non ha paura, vuole decidere le regole della partita e indirizzarti negli spazi che preferisce. Bisognerà abbattere questi recinti, non uomo contro uomo ma uomo oltre l’uomo. Se non saremo pronti, sarà una serata complicata’. Parole di stima anche per Vincenzo Italiano: ‘È uno dei più forti della nuova generazione, da lui si possono imparare tante cose. L’ho sempre detto a tutti, non solo a De Laurentiis’.

Dal punto di vista tattico, Spalletti sembra orientato a dare continuità al 3-4-2-1, con Conceicao e Yildiz alle spalle della punta. ‘Conceicao può diventare più decisivo sotto porta, ha uno spunto micidiale. Deve crescere nei duelli, ma ho visto grande disponibilità anche in fase difensiva’. In difesa, Rugani è già utilizzabile, seppur con cautela, mentre per Bremer servirà ancora tempo. ‘Nel calcio di oggi non vinci occupando posizioni, ma spazi: i moduli sono solo un punto di partenza’.

Capitolo ritiro: nessun passo indietro. ‘Non andremo più in ritiro, è una fatica maggiore. Si inizia a pensare troppo presto alla partita e ci si corrode. Se hai un gruppo serio come questo, non serve: chi indossa la maglia della Juventus è in ritiro anche a casa. I risultati dipendono dallo stile di vita, non è che se sei privilegiato devi stare in prigione’. Una linea chiara, nel segno della responsabilità e della fiducia.

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