Abi, Patuelli: banche sempre indipendenti e costruttive sullo sviluppo
Firenze, 7 nov. (askanews) – Le banche, sempre in concorrenza fra loro, debbono essere sempre indipendenti e costruttive verso lo sviluppo sostenibile, impegnate innanzitutto per l’etica che emana dai principi della Costituzione della Repubblica, per concorrere, come prescrive l’articolo 4, al progresso materiale e spirituale della società. Lo ha affermato il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, nella sua Lectio Magistralis oggi all’Università di Pisa, che gli ha conferito la Laurea Magistrale Honoris Causa in Banca, Finanza Aziendale e Mercati Finanziari.
La cerimonia, presieduta dal Rettore Riccardo Zucchi, secondo quanto riporta un comunicato si è svolta nell’Aula Magna Nuova del Palazzo “La Sapienza”.
“Oggi – ha proseguito Patuelli – serve urgentemente anche un nuovo costituzionalismo digitale europeo per definire doveri e diritti di ciascuno difronte alle nuove potenzialità e ai rischi per le libertà”. Inoltre “è indispensabile contribuire alla responsabile crescita della democrazia economica con l’azionariato diffuso, con sempre più responsabili rapporti con i consumatori e innanzitutto con più educazione finanziaria, privata e pubblica, finalmente riconosciuta dalla legge come parte integrante dell’educazione civica nelle scuole italiane”.
Le banche “hanno elevate sensibilità sociali che si manifestano innanzitutto nei momenti di calamità naturali dove sono sempre in prima fila per sostenere le popolazioni e le imprese colpite. Le banche – ha proseguito il numero uno dell’Abi – sono all’avanguardia negli equilibri e nelle opportunità professionali dei generi: nel 2024 la presenza femminile nei Consigli di amministrazione delle società quotate del settore finanziario è stata circa del 44%. Le banche hanno rilevanti sensibilità sociali dirette ed indirette (tramite le Fondazioni di origine bancaria) per la giustizia sociale, dinanzi alle disuguaglianze e alle nuove povertà”.
E “ogni giorno le banche sostengono le innovazioni – ha ricordato – la ricerca scientifica, la crescita dei giovani, il lavoro femminile e i progetti sulle infrastrutture di ogni tipo, accompagnano le imprese che vogliono crescere e le famiglie a costruire il futuro”.
“L’accresciuta solidità delle banche – ha avvertito Patuelli – è indispensabile per garantirne la stabilità prospettica, per sempre nuovi investimenti innanzitutto tecnologici per la maggior tutela dei dati e per la lotta alle tante tipologie di illeciti e di truffe, per l’applicazione dell’intelligenza artificiale, per le nuove criticità dei mercati, per finanziare imprese e famiglie e per affrontare stagnazioni, recessioni, deterioramenti dei crediti, crisi finanziarie e di debiti sovrani e ogni criticità, a cominciare dai rischiosi e nuovi possibili problemi di liquidità”.
“I Banchieri che hanno concorso alla ricostruzione dell’Italia ottant’anni fa erano mossi da alti ideali di libertà, da convinzioni profonde per un mercato ben regolato con piena democrazia economica, frutto di costituzionalismo e di bilanciamento di doveri e diritti, nella certezza del diritto, senza eccessi burocratici, nel perseguimento costante dei principi etici, con forte senso di responsabilità, per un’etica anche superiore alle disposizioni di legge, per la crescita morale, economica, civile e sociale. L’intransigenza morale – ha concluso – è una premessa indispensabile nel far banca, seguendo anche l’indimenticabile esempio degli studenti universitari di Pisa e della Toscana e dei loro professori che, nel 1848, spinti da alti ideali, perfino combatterono a Curtatone e Montanara come volontari per la libertà nella prima guerra d’Indipendenza”.