Ue, flash mob +Europa: Europa reagisca a Trump, governo Meloni ambiguo
Roma, 9 dic. (askanews) – “L’attacco di Trump all’Europa segna uno spartiacque. I paesi europei, i cittadini europei debbono reagire, prendere in mano il loro destino e chiedere più Europa, chiedere una maggiore integrazione europea a partire dalla politica estera e di difesa”. Lo ha detto Riccardo Magi, leader di +Europa, davanti a palazzo Chigi dove è stato organizzato un flash mob per accogliere il presidente dell’Ucraiona Volodymyr Zelensky, a colloquio con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. I rappresentanti di +Europa hanno srotolato una grande bandiera realizzata cucendo 27 vessilli della Ue, con al centro una bandiera ucraina: oltre a Magi e a Benedetto Della Vedova, presenti anche i parlamentari di Pd e Azione, Filippo Sensi e Giulia Pastorella, oltre a Eric Joseph, dell’associazione EuropaNow!.
“In questo momento l’Ucraina sta difendendo i valori dell’Europa, dello Stato di diritto, della democrazia liberale. Per questo la questione Ucraina riguarda il futuro di sicurezza dell’intera Europa. Il presidente Mattarella ce l’ha detto più volte in modo chiarissimo, quello che noi chiediamo però, anche al governo italiano e alla presidente Meloni che accoglie il presidente Zelensky, è di uscire dall’ambiguità, è di essere tra i paesi che vogliono maggiore integrazione politica, tra i paesi che non si nascondono dietro il diritto di veto nel Consiglio europeo. Meloni ancora poche settimane fa in Parlamento ci ha detto che a lei piace il diritto di veto, allora il cortocircuito dei nazionalisti è ormai chiaro: vogliono un’Europa che non funzioni per continuare a dire che la colpa di tutto è dell’Europa che non funziona. Non pensiamo che questo sia l’interesse degli italiani e di tutti gli europei”.
La posizione di Meloni sull’Ucraina finora noi l’abbiamo sostenuta e l’abbiamo condivisa – ha proseguito Magi – ma il governo italiano ha sempre 2-3 posizioni. C’è la posizione più filo-europea di Tajani, quella filo-putiniana di Salvini e poi c’è il silenzio un po’ imbarazzato all’inizio di Meloni che poi si chiarisce. Noi vogliamo un governo italiano che dia una spinta politica verso maggiore integrazione, non un governo italiano che viva quotidianamente nell’ambiguità”.
Per il Dem Filippo Sensi, la manifestazione di oggi può essere “il viatico per una manifestazione di piazza per l’Europa e per l’Ucraina: oggi la linea di divisione che passa nella politica è tra chi sta con l’Ue e con l’Ucraina e chi no”.